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controlli termografici impianti elettriciScrivo questo articolo prendendo spunto dal forum e dalle richieste  da parte degli operatori termografici riguardo ai sugli impianti elettrici.

La domanda che tutti si fanno è : chi fa i degli impianti elettrici ? ho provato a propormi con questo servizio ma sembra non interessi a nessuno.

La risposta non è semplice e non pretende neanche di essere esaustiva ma occorre fissare alcune condizioni necessarie a creare tale tipo di esigenza da parte di un’azienda:

  1. il controllo degli con deve generare una convenienza economica rappresentate dalla riduzione dei tempi di manutenzione e di fermo e dalla riduzione dei guasti degli apparati più importanti e costosi.
  2. il controllo ha senso su grandi impianti in cui un controllo tradizionale da parte dell’operatore ( ad esempio il controllo manuale del serraggio morsetti ) risulta lungo e oneroso. Per contenere i costi, l’ispezione termografica andrebbe unita ad un giro di ispezione di routine ad esempio in occasione della pulizia e dei di terra dei quadri.
  3. l’azienda deve avere almeno una cabina di media e gli armadi è meglio che siano attrezzati con finestre infrarosso per il controllo con termocamera. Nel caso non siano presenti le finestre infrarosso il controllo termografico può essere fatto, generalmente, solo negli involucri degli interruttori, per poter accedere alle connessioni bisogna creare un fermo degli impianti in quanto le cabine e gli armadi di media sono allarmati e non è possibile aprirli sotto tensione. ( almeno non è possibile farlo seguendo le regole per la sicurezza del personale ). Il controllo delle cabine di media è la parte più importante, qui si trovano gli apparati più strategici e costosi dell’impianto elettrico.
  4. L’azienda deve avere e praticare un piano di manutenzione programmata che consenta la spese per una manutenzione di tipo predittivo degli impianti. Questo è un aspetto culturale non di poco conto, e il nostro paese spesso ne è deficitario. Se non esiste un piano di manutenzione non esiste neanche la necessità di controllo.
  5. L’azienda ha un contratto di assicurazione in cui è previsto un controllo degli con termocamera. Questa situazione risulta ancora poco praticata dalle assicurazioni e dalle aziende, solitamente viene effettuate da grossi gruppi stranieri in cui la pratica termografica è consolidata da diversi anni.

L’aspetto assicurativo è stato appositamente elencato per ultimo in quanto è legato ai punti che lo precedono. Non sembra essere il motivo più importante in quanto se non si verificano le condizioni precedenti sarà difficile che si verifichi l’ultima.

Se pensiamo alla rete produttiva del nostro paese possiamo facilmente intuire che le condizioni sopra elencate, in particolare per gli ultimi due punti, non sono facilmente riscontrabili nelle nostre aziende. Il problema ha origini lontane, da sempre si è guardato alla manutenzione come una spesa in più e non programmabile, ed è aggravata dalla situazione economica attuale.

Sviluppare questo argomento con i tecnici del settore della manutenzione e della termografia, sarebbe importante per lo sviluppo di tecniche di controllo comuni ed efficaci che possano comportare dei guadagni economici per l’utenza finale.

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